IL CASTELLO DI GRADARA

REPORT SUL 2° RADUNO DEL CLUB GATTI RANDAGI

Con grande soddisfazione degli organizzatori il secondo evento vede alla partenza un numero di partecipanti maggiore rispetto al primo, a dimostrazione che il passa-parola è la migliore delle pubblicità. La giornata è radiosa, il sole è alto e rotondo nel cielo e le nubi hanno abbandonato la nostra regione; gli dei sembrano assisterci in questo pellegrinaggio verso il Castello di Gradara.
Tra i nuovi volti annoveriamo:
PACO E LA MEMA
TEX E FRANCESCO (ancora amici? giudicate voi, io vedo Tex dolorante e Francesco far finta di niente, trattasi di accertata omissione di soccorso o di simulazione? a voi il l'ardua sentenza!).FILIPPO-ANGELA E FILIPPO-SARA:FOX: quello a destra!
Ci sono poi le conferme:
SAMUELE E SONIA:
DAVIDE ED ELISA:
DANILO: STEFANO E VITTORIA:
STEFANO E SILVIA: in realtà Silvia è una news
Come d'accordo i componenti si radunano non colazionati presso la Pasticceria 2000 di Marotta e tra un bombolone e un cappuccio si avvicinano le 10 e di conseguenza l'ora della partenza.
Inizia dunque il rituale della foto di gruppo schierati in riva al mare e, pronti via, siamo già in marcia verso Pesaro.
E come rituale vuole perdiamo subito una parte del Gruppo a causa dell'alta velocità (anche se non ricordo di avere messo la quinta marcia!). Ci ritroviamo però a Metaurilia e dopo due parole di chiarimento (insulti di vario genere) riprendiamo la via verso Nord per arrivare al ritrovo prestabilito per l'innesto delle coppie Filippo e Angela e Filippo e Sara, la famosa località di Fosso Sejore.

Qui il Gruppo si vede costretto ad una tappa forzata e prolungata (almeno 30 minuti), la causa è ancora da accertare ma il Comitato Legale del Gruppo assolve in pieno il povero Filippo e punta il dito contro Saretta! L'inchiesta è ancora in corso di accertamenti.
La strada si snoda ora tra le vie cittadine di Pesaro per poi salire serpeggiando sui colli pesaresi, la meglio nota Panoramica.
Qui incrociamo altri motociclisti e ciclisti che tentano di frapporsi tra le nostre strette maglie ma con un abile gioco di squadra riusciamo a manternere unito il Gruppo fino ad un parcheggio panoramico dove ci fermiamo per scattare due foto e scaricare la tensione del lungo viaggio, fin'ora due tappe di circa 15 minuti l'una, ma l'importante è prenderla con calma! Unica pecora che si sbanda dal gregge è il prode Tex che decide di sciogliere le briglia alla sua fedele motocicletta e si esibisce in una serie di curve ginocchio sull'asfalto. Impassibile il Gruppo lo lascia correre e lui dopo pochi tornanti e lì che aspetta e si rimette in coda in maniera disciplinata.
Riposati dalla pausa rimontiamo le nostre moto e decidiamo di raggiungere in una tirata la meta del viaggio, il Castello di Gradara. In perfetto stile turista ci muoviamo per le vie della città fortificata schiamazzando e facendo foto anche ai cassonetti e ci dilettiamo nella visita della Fortezza.
Assolto lo scopo culturale del viaggio ci dedichiamo alla disicplina del pasto in compagnia ed eleggiamo una bettola appena fuori dalle mura a nostro punto di ristoro, 10 € in cambio di primo e scondo piatto, bevande incluse...scopriamo alla fine che la nostra ingordigia ci ha portato a sforare il badget e a dover riconoscere all'oste il 30% in più della quota pattuita e scritta sulla lavagnetta all'ingresso, ebbene sì, dobbiamo sborsare ben 13 €. Lasciamo pure la mancia da veri Signori.
A questo punto alcuni salutano e tornano verso la propria dimora per recuperare lo stravizio del sabato sera mentre il prode Danilo torna sì verso casa ma per farsi trovare pronto per l'aperitivo della sera! Stupefacente! I rimanenti si dedicano all'ozio e si sbragano in un giardino poco sotto.


E' proprio in questo frangente che Elisa, probabilmente stanca del compagno, cerca di far perdere le sue tracce mimetizzandosi con alcune bambine in gita a Gradara. Nemmeno la mamma delle bimbe si era accorta dell'intromissione di Elisa ed era pronta ad accettare una figlia in più non sapendo quale scartare, provateci anche voi!
Dopo la pennica post pasto finiamo il tour del paese e scattiamo l'ennesima foto ricordo:
A questo punto l'aria comincia a rinfrescarsi e decidiamo di guadagnare la via di casa.

VIAGGIARE IN GRUPPO

CONSIGLI DI VIAGGIO
Miao a tutti,
in qualità di Capo Branco (autoeletto chiaramente), prima di compilare un report sul 2° Raduno Gatti Randagi, mi permetto di dare al Gruppo qualche consiglio per affrontare meglio i prossimi viaggi in comitiva.

Di seguito un estratto dal sito Harley Davidson:

["Che facciano parte di una grande iniziativa organizzata o si tratti di un gruppetto di amici che vuole godersi il pomeriggio insieme, i viaggi di gruppo pongono speciali sfide e offrono soddisfazioni uniche.

Viaggiare in formazione: Una delle prime cose che devi imparare per viaggiare in gruppo è come tenere la giusta formazione. Viaggiare gli uni accanto agli altri non è mai consigliabile, perché limita lo spazio di manovra di entrambi i motociclisti. Al contrario, è consigliato viaggiare nella classica “formazione sfalsata” nella maggior parte delle circostanze. In tale formazione il capofila viaggia sul terzo sinistro della corsia, mentre il motociclista successivo si pone ad almeno un secondo di distanza sul terzo destro della corsia. Idealmente ciascun motociclista dovrebbe essere a due secondi di distanza da chi lo precede (ma solo a un secondo in caso di formazione sfalsata; cfr. lo schema sotto).
Fra i vantaggi della formazione sfalsata troviamo:
- In autostrada occupa meno spazio di una fila indiana.
- Consente un’adeguata distanza di sicurezza fra le moto.
- È più facile da vedere per chi percorre la strada ed è meno probabile che venga separata da altri veicoli.

Restare uniti: Una delle maggiori difficoltà per il gruppo è far sì che nessuno sia staccato. I segnali manuali sono d’aiuto, ma solo se utilizzati adeguatamente da un capogruppo esperto. Il motociclista di testa dovrebbe prevedere le situazioni difficili e segnalarle con anticipo tale che siano note anche all’ultimo centauro del gruppo, in modo che gli opportuni adeguamenti possano essere adottati.Oltre a quella di capogruppo, anche un’altra posizione richiede esperienza: quella di ultimo della fila. Questi deve accertarsi che nessuno si stacchi dal gruppo e che chi debba subire un guasto che lo costringa a fermarsi non sia abbandonato.

Incroci: I gruppi di moto hanno un vantaggio di visibilità rispetto alle moto singole, ma gli incroci sono comunque il punto più rischioso. Tutti gli incroci devono essere avvicinati con cautela e attraversati solo in condizioni di sicurezza e rispetto della legge. Bloccare un incrocio senza una precedente autorizzazione e una scorta adeguata è quasi sempre illegale. E ricorda: la sicurezza personale viene sempre prima della coesione del gruppo.
Queste regole generali valgono per tutti gli incroci; seguono alcuni suggerimenti e indicazioni relativi a tipi specifici di incrocio:

Svolta a sinistra in un incrocio protetto con freccia di svolta a sinistra: Bisogna serrare le fila della formazione per consentire al massimo numero di moto di attraversare l’incrocio rapidamente. Evitare di viaggiare affiancati; svoltare in fila indiana o in formazione sfalsata compatta.

Svolta a sinistra in un incrocio protetto SENZA freccia di svolta a sinistra: Procedere con cautela in fila indiana e attraversare l’incrocio uno alla volta solo in condizioni di sicurezza e rispetto della legge.

Incroci con doppio stop (semaforo o cartello “STOP”): Mentre si staziona a un semaforo è opportuno serrare le fila della formazione e aspettare affiancati. Tuttavia quando scatta il verde è opportuno partire uno alla volta e ricreare la formazione.

Incroci con segnale di precedenza: Girati e osserva l’eventuale sopraggiungere di altri veicoli prima di immetterti."]

Autostrade e superstrade: In autostrada e superstrada è fondamentale mantenere la formazione sfalsata. Bisogna accedere in fila indiana e disporsi in formazione solo a immissione avvenuta. Il capogruppo deve mantenere una velocità di immissione che dia la possibilità a chi lo segue di immettersi in sicurezza. È necessario prestare attenzione alle auto che si immettono o escono, poiché potrebbero passare attraverso la formazione se il gruppo viaggia nella corsia di destra; si può pensare di spostarsi a sinistra di una corsia quando ci si avvicina alle intersezioni.
Per uscire dalla superstrada o dall’autostrada è necessario disporsi in fila indiana. Questo permette di ottenere una miglior distanza di sicurezza e garantisce più tempo per reagire a tutte le situazioni che si possono verificare.
Sorpassi In autostrada e in superstrada vanno effettuati in blocco. Quando sono presenti condizioni di sicurezza e rispetto della legge, il capogruppo deve segnalare il cambio di corsia una volta appurato che sia possibile effettuarlo e superare tutti insieme in sicurezza. Nel superare un mezzo pesante è opportuno passare in tre alla volta. Questo garantisce maggiore flessibilità qualora il camion abbia un comportamento inatteso e sia necessaria un’azione evasiva.
In un’autostrada a due corsie è opportuno superare uno alla volta e solo dove ciò sia consentito. Una volta completato il sorpasso il capogruppo dovrà tornare nella posizione di sinistra della corsia e proseguire alla velocità del sorpasso per lasciare spazio a chi lo segue. Il secondo dovrà spostarsi sulla sinistra e aspettare la possibilità di sorpassare, poi rimettersi a destra lasciando spazio a chi lo segue. Il resto del gruppo dovrà seguire la medesima procedura.


Fermate di emergenza: Se un elemento del gruppo ha problemi meccanici o è coinvolto in un incidente, tutti quelli che lo seguono devono fermarsi, compresi l’ultimo del gruppo e il veicolo di supporto (se ce n’è uno). Le moto che lo precedono devono proseguire fino alla successiva area di sosta programmata, poiché un’inversione di marcia generale potrebbe causare ulteriori problemi di sicurezza.
L’ultimo del gruppo deve valutare la situazione e, se ritiene che ci sarà un ritardo, mandare una persona ad avvisare il resto del gruppo alla successiva area di sosta programmata. Se è necessaria assistenza medica, l’ultimo del gruppo può chiamare il 118 con un cellulare.

Pericoli della strada: In generale, mantenere una corretta distanza di sicurezza fra le moto permetterà ai motociclisti di comportarsi adeguatamente di fronte a elementi come sabbia, ghiaia e olio. È opportuno evitare di passarci sopra a meno che non ci sia scelta e usare i segnali manuali per avvisare gli altri. Guida quanto più uniformemente possibile, evitando cambi di velocità o direzione improvvisi. Lo stesso vale quando il manto stradale è bagnato.
Quando si entra in un cantiere stradale è opportuno disporsi in fila indiana, ridurre la velocità e aumentare la distanza di sicurezza. Ciò consentirà a tutti di reagire con maggior prontezza alle mutate condizioni stradali.

Pericoli ambientali: Viaggiare sotto il sole può essere pericoloso per un motociclista, poiché la luce abbagliante crea problemi di visibilità. Tali condizioni inoltre aumentano l’affaticamento di chi guida, quindi è saggio programmare una sosta quando il sole è basso nel cielo e il gruppo si muove in direzione di esso. Se è inevitabile guidare diretti verso il sole, è opportuno ridurre la velocità e aumentare la distanza di sicurezza.
Di notte è opportuno rendersi quanto più visibili possibile, ad esempio indossando giubbetti catarifrangenti. Accertati che tutte le luci funzionino e che il fanale sia regolato nel modo giusto. Rallenta, aumenta la distanza di sicurezza e ricorda che i pericoli della strada sono più difficili da individuare di notte.

Parcheggio: Ove possibile è opportuno parcheggiare le moto tutte insieme. Bisogna evitare di parcheggiare in discesa o col muso in avanti, cercando una posizione "attraversabile" cosicché l'arrivo e la partenza procedano senza intoppi. Se questo non è possibile è opportuno tentare di posizionare le moto in modo che il gruppo possa ripartire in blocco in fila indiana.

2° RADUNO GATTI RANDAGI

SULLE "ORME" DI PAOLO E FRANCESCA (DOMENICA 20/04/2008)


«Amor, ch'al cor gentil GATTO (ratto) s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l MOTO (modo) ancor m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense»
(Inferno V, 100-107)

Dopo il successo del primo Raid del Furlo, il Club Gatti Randagi è orgoglioso di presentare alla Gattara intera il secondo Evento: Marotta - Castello di Gradara.
Come tradizione impone l'incontro è fissato per le ore 9.00 alla Pasticceria 2000 di Marotta (non colazionati) per procedere verso la meta finale secondo l'ormai collaudata formazione in fila per sei col resto di due.

L'invito è aperto anche ai vostri aMICI Randagi.

THE GATTI RANDAGI'S WACKY RACE

Sono le 9.00 di Domenica 6 Aprile quando i partecipanti al tour Marotta - Gola del Furlo tolgono le termocoperte dalle gomme delle loro moto e percorrono il primo tratto di strada che li conduce al luogo designato per il warm-up dalla FIA (federazione italiana alimentari), la Pasticceria 2000.
Al termine di una impegnativa sessione di riscaldamento mandibolare il gruppo si schiera per la partenza e procede verso la meta stabilita: l'Abbazia di San Vincenzo nei pressi di Acqualagna.
Circa 60 km da percorrere in più riprese in condizioni metereologiche avverse.
Tappa obbligata è la ridente cittadina fortificata di Mondavio in cui il Club si ferma per rifiatare e trovare le energie per proseguire il viaggio. Qualcuno lassù in alto sembra ascoltare le voci dei partecipanti e decide di regalare alla comitiva un primo pallido raggio di sole. Qualcun altro (Canemorto) intravede da casa lo stesso raggio di sole e improvvisa una telefonata per accertarsi delle condizioni del gruppo che calorosamente risponde e saluta.

Il resto è già storia, ma passiamo ora ad una rapida descrizione dei partecipanti, dei loro mezzi ma soprattutto delle loro peculiarità e strategie per arrivare sani e salvi al traguardo.
DANILO DASTARDLY E LA ZEROZERO, si presenta all'appuntamento con alle spalle solo 16 km di pratica alla guida del suo bolide. Non potendo portare passeggieri, lascia a casa il fido Muttley e decide di concorrere da solo alla gara. Riesce comunque a rallentare il gruppo con strani stratagemmi. L'unico a sudare nonostante il clima rigido.

SAMUELE SLAGG E SONIA SLAGG CON LA MACIGNO MOBILE, una moto pesante incapace di velocità sorprendenti, eppure grazie al loro "turbo naturale" (Sonia pensa ancora che sia il motore a rilasciare ogni tanto strane forme di calore misto vibrazioni insolite...ecco perchè ho dovuto comprare una Harley) e alle loro strategie di gara, sulle quali molto spesso non concordano (come dimostrano le frequenti mazzate che si danno), si rivelano inaspettatamente tra i migliori del campionato. MASSI E MARY SUL DIABOLICO COUPE', una specie di casa ambulante, nelle cui borse trova posto di tutto, anche un drago che occasionalmente gli fa da turbo e con le sue ali li conduce alla vittoria. Probabilmente la moto più veloce del gruppo.



L'ingegnoso Professore BREX PAT PENDING ALLA GUIDA DELLA MULTI-USO, conduce uno dei mezzi più straordinari della competizione, capace di trasformarsi ogni cosa, perfino in salotto con plaid incorporato, è l'unico a non avvertire il freddo.

CANEMORTO RED MAX ELIA, emulo del Barone Rosso, con la sua motocicletta partecipa Balzellon Balzelloni alle attività del club (a volte sì, a volte no), a volte costituisce un pericolo e una minaccia per gli altri partecipanti. Assente per motivi non ancora chiari al gruppo si mette in contatto telefonico con il Club a metà del percorso ricevendo una mitragliata di pernacchie.
La divina ereditiera PENELOPE PITSTOP A BORDO DELLA PUSSYCAT che passa più tempo ad incipriarsi il naso che a occuparsi della gara, per paura che l'umidità dell'aria le rovini la messa in piega rinuncia all'importante appuntamento.
IL SERGENTE VICKY BLAST E IL CAPORALE BERRY MEEKLEY AL COMANDO DELL'ARMATA SPECIALE, un carroarmato con ruote cingolate e con tanto di cannone che a volte può fungere da turbo (Vittoria giura di avere sentito uno strano spostamento d'aria durante il viaggio e Berry assicura che è tutta colpa del rinculo!). A causa della natura del mezzo non riescono a raggiungere grandi prestazioni nonostante l'impegno alla guida di Berry e gli ordini di Vittoria.

LA MACCHINA ANTIPROIETTILE DELLA BANDA DI CLYDE non prende il via alla competizione. Chiunque avesse notizie sui componenti della banda (Clyde, Dum Dum, Zippy, Pockets, Snoozy, Softy e Yak Yak) è pregato di avvertire il club e le famiglie. La loro arma segreta consiste nel dare una maggiore spinta propulsiva alla loro auto…con le proprie gambette.
LUKE WILLY IN SELLA ALL'INSETTO SCOPPIETTANTE, imperturbabile pilota nasconde il suo orso da compagnia (sull'orlo di una crisi di nervi) dentro gli scarichi e lo fa ruggire di tanto in tanto a discapito delle coronarie degli sfortunati passanti. La cronaca nera annovera un decesso a causa dello scoppio improvviso e sopattutto "accidentale" fuoriuscito senza volere dalla caldaia posta sul retro del suo veicolo.



PETER PERFECT MARSO CON LA SUA 6 CILINDRI si presenta all'appuntamento con una puntualità da vero gentleman inglese e un ciuffo made in China che si disfa al primo pitstop.

RUFUS DADO RUFFCUT, rude taglialegna del Montana (stereotipo del montanaro grezzo e villano) e il suo castoro ELISA DENTE DI SEGA gareggiano con una moto che monta seghe circolari al posto delle ruote. La loro è una di quelle moto che hanno già lasciato il segno nelle precedenti edizioni (sull'asfalto di varie starde dell'interland Marottese). Si distinguono per la capacità di capo branco e per aver condotto tutta la "gattara" alla meta finale senza intoppi.