6° RADUNO GATTI RANDAGI

5 OTTOBRE 2008 - TRA BORGHI E CASTELLI
Brutte notizie per tutti i Randagi che avevano già riposto le loro moto scintillanti, pulite e lucidate nel box. Siamo pronti ad alzare ancora un po’ di polvere.
Questa volta però ci spingiamo ben oltre le nostre colonne d’Ercole meridionali. Ebbene sì, sconfiniamo nella marca maceratese, dopo aver scorrazzato e seminato il panico in lungo ed in largo nelle marche anconetana e pesarese.
Sempre a cerca di strade panoramiche da cui ammirare bei paesaggi, castelli, abbazie e borghi, eccoci accontentati. Nel giro di pochi Km troviamo tutto. Proiettati in un attimo nel Medio Evo, in luoghi ricchi di storia, omaggiati anche da Dante.

Se tu riguardi Luni e Orbisaglia
come sono ite, e come se ne vanno
di retro ad esse Chiusi e Sinigaglia,
udir come le schiatte si disfanno
non ti parrà nova cosa né forte,
poscia che le cittadi termine hanno.
(Paradiso, Canto XVI, 73-78)
Abbazia di Fiastra Rocca di Urbisaglia Castello della RanciaCaldarola (borgo medievale)

(Castello Pallotta) Appuntamento come al solito alle ore 9.00 al Bar 2000 per la prima colazione e con il serbatoio pieno. Chi c’è, c’è!

DIMM 'NDO 'NDAMM!!!

22/09/2008 2° SGATTAIOLATA FURTIVA
Tanta è la voglia di cavalcare ancora una volta le nostre moto prima di metterle in letargo che, incuranti delle previsioni meteo avverse, ci diamo comunque appuntamento al solito posto… alla solita ora… le solite facce… i soliti eroi:
Dado sulla inseparabile Bonnie:
Samu sulla poderosa Sporty:
Luca sull’infaticabile Guzzone divide la sella con Sara:
Ivan sullo scattante Monster:
e (new entry) Luciano Beciani sulla potente giapponese: Pochi partecipanti, comunque più di quelli sperati… meta ancora da decidere… elevato rischio di pioggia… un’occhiata di intesa… si parte lo stesso.
Poi con grande e piacevole sorpresa sbucano dietro l’angolo altri aMici Randagi a rispondere all’appello lanciato pochi giorni prima. Eccoli nell’ordine:
Berry e Vittoria:
Paco e Mema:Si parte. Un’occhiata al cielo e la scelta è obbligata. Come esperti gabbiani fiutiamo le correnti d’aria calda e ci muoviamo verso l’alta pressione. La pista d’asfalto si snoda tra città, borghi e campagne fino a raggiungere Genga. Parcheggiate con cura le moto si va a pranzo, ma la sorte che fino allora ci aveva assistito benevola, regalandoci cielo clemente e strada asciutta, ci abbandona miseramente: tutto pieno.
Allora Samu, conoscitore esperto delle locali taverne, rovista tra i ricordi e, da pacato Capo fila, si trasforma in pilota spericolato. Conduce, con una corsa folle, il gruppo, che fiducioso ed affamato lo segue, in uno splendido borgo antico… che circonda una bella piazzetta… che nasconde al suo centro una splendida chiesa. D’un lato un arco… e un ponte… sotto di noi un ruscello, dimora di mostri acquatici di dimensioni non naturali.
Due i ristoranti… ma quale scegliere?! Solo l’apparizione di un animale a noi sacro ci aiuta a risolvere il complicato dilemma. La stessa sorte che ci aveva girato le spalle pocanzi, ci manda un segno ad indicarci la via. L’accesso ad una delle due locande è difeso da un nostro fratellino.

Anche lui vorrebbe pranzare con noi, ma la mamma lo richiama… e allora tutti a tavola… ognuno secondo la propria natura… e Buon Appetito!

C’è tempo per una foto panoramica e una di gruppo (splendida formazione perfettamente allineata). Non c’è tempo invece al ritorno per fare foto. Il gruppo imbocca un sentiero tortuoso e gustosissimo all’interno del Parco del Daino e sfoga, tra una piega e l’altra, tutto l’entusiasmo che lo ha spinto ad alzarsi presto, a sfidare la pioggia, mettendo alla prova quell’innato rapporto di fiducia che lega il Centauro alla propria due ruote.
In un attimo siamo ad Arcevia e poi Senigallia. Si chiude il Raid con un caffè e si rompono le righe. Il Gruppo si scioglie ed ogni Randagio, stanco ma felice, torna al proprio focolare con la gioia di una giornata trascorsa insieme e la certezza che la prossima arriverà molto molto presto.