ALPE DELLA LUNA - GATTO WATER PROOF

BADIA TEDALADA, 14 AGOSTO 2012
testo scritto da Gatto Randagio:
Quattordici agosto, ore ottopuntozerozero, appena tornato dalla notte in pronto soccorso. Sfinito. Afflitto da un dubbio cosmico, dormire o raggiungere gli scout in montagna!? Mi confermano pioggia, tanta pioggia, meglio così, un pensiero in meno…si parte.
Ma non si diceva che i gatti hanno paura dell’acqua? Beh, in questo caso il detto non vale. Fino al Furlo tutto bene, mi fermo per la pausa pranzo, crescia all’abbazia da Cesarino ovviamente, e trovo già lì cane morto & family & friends. Poi un muro d’acqua fino a destinazione.
Arrivo fradicio e rimango così fino alle sette di sera quando trovo ristoro di fronte ad un fuoco. Notte in piena riserva del parco dell’Alpe della Luna, in un rifugio in cima al monte. Passo la nottata accartocciato nel sedile posteriore di un vecchio furgone e solo al mattino mi accorgo che il finestrino era aperto. Ecco perché era freddo!

Ritorno con il sole. Curve, cascatella, paesini incantevoli, uno spettacolo!
Da rifare tutti insieme!
Miao

Sorgente Esino - Ferragosto 2010

testo scritto da Brex:
La giornata si fa subito interessante con RandaJoao alla guida dei nostri eroi: Solitario lo segue e dietro di lui, in rigoroso ordine alfabetico, Francesca, Giada, Silvia e Sonia (+1).
Il cartello “Esanatoglia” ci osserva al nostro passaggio; dopo aver attraversato il piccolo borgo medioevale inizia una serie di piccoli prati già pieni zeppi di vacanzieri armati di carbonella e barbecue. Senza perderci d’animo portiamo la piccola carovana al sicuro in uno spiazzo dietro la strada di campagna, proprio di fianco ai primi rigagnoli del fiume Esino. Mentre RandaJoao e Solitario vanno a perlustrare la zona, il resto della squadra fa il resto a suon di omogeneizzati, thermos, pasta fredda…e pic-nic-kit®!
Dopo il lungo vagare un altro problema si oppone alla nostra missione: il caldo aveva scaldato la frutta durante il viaggio, ma la nostra mente ingegneristica ci permette di risolvere brillantemente la situazione!
Il resto è storia: piedi senza scarpe, tornei micidiali di briscola e tresette con ambiti premi e pipì nella natura selvaggia.
Piantiamo la nostra bandiera anche alla sorgente dell’Esino e torniamo alla base.
Il “Miao” di saluto è quasi un ruggito…
p.s.: anche se pubblicato con "un pò" di ritardo (2 anni!) viene finalmente alla luce il racconto di due gatti randagi e di una loro sgattaiolata...giustizia è fatta!

Serra - Senigallia...estate 2010

testo scritto da Brex:
Andata - Ritorno e ... grigliata!
Due uomini e quattro donne…Il sogno di molti motociclisti! 
Per Franci, Giada, Joao, Luna (Firenze), Silvia bio e Stefano l’obbiettivo è la spiaggia senigalliese. La strada più breve per andare da Serra San Quirico al mare passa per la ss 76, quella più bella per Morro d’Alba. Inutile specificare qual’ è stata la nostra scelta.
Curve, molte curve. Ci facciamo strada tra le colline marchigiane, tra i girasoli ed i campi arati, un paese dopo l’altro. Su una lunga discesa, sul costone di una collina, lasciamo l’acceleratore…sembra di volare. Poi di nuovo gas e si torna sulla strada.
Morro d’Alba ci guarda passare e proseguire verso il mare. L’arrivo è festeggiato con un bel sorso di birra gelata…Aaahh...ci voleva.
Dopo una giornata passata a poltrire sotto l’ombrellone e una bella gita in canoa torniamo verso i monti: ci aspetta una grigliata trionfale in terrazza alla luce delle torce per chiudere in bellezza! Missione compiuta.
Miao
p.s.: anche se pubblicato con "un pò" di ritardo (2 anni!) viene finalmente alla luce il racconto di due gatti randagi e di una loro sgattaiolata...giustizia è fatta!

11 Agosto 2010 - MONTE MURANO

testo scritto da Brex:
Niente colazione stamattina per i gatti Solitario e RandaJoao, si va a caccia di emozioni: la meta è il Monte Murano di Serra San Quirico, uno dei primi monti che si incontrano risalendo la Vallesina.
Le curve in salita sono continue e  piacevoli. Finché non si scollina per la prima volta e non si può trattenere un “miaooooooh!” di meraviglia: c’è metà della costa marchigiana ai nostri piedi, da Pesaro ad Ancona ed oltre. Ma la cima non è raggiungibile in moto e siamo costretti a parcheggiare “i ragazzi” e proseguire a piedi. Ma solo per pochi minuti: raccolta testimonianza dell’ “impresa” si torna in sella…anche perché i monti alle nostre spalle stanno scomparendo dietro ad un muro d’acqua: si sta avvicinando un temporale coi fiocchi!
Fortuna o sfortuna: la pioggia ci gira attorno e l’attrezzatura impermeabile dovrà aspettare ancora un po’...peccato. Il resto del giro è ricco di altri scorci, la giornata è stata proficua, si torna a casa soddisfatti.
Miao
p.s.: anche se pubblicato con "un pò" di ritardo (2 anni!) viene finalmente alla luce il racconto di due gatti randagi e di una loro sgattaiolata...giustizia è fatta!