UN SEGNO DEL DESTINO
Un giorno di festa per tutti i lavoratori, il giorno ideale per tutti i motociclisti: tempo libero, sole e amici per godere della giornata. Visti i sani principi ci muoviamo in direzione di Loreto per chiedere alla Vergine di benedire noi e le nostre moto.
Un giorno di festa per tutti i lavoratori, il giorno ideale per tutti i motociclisti: tempo libero, sole e amici per godere della giornata. Visti i sani principi ci muoviamo in direzione di Loreto per chiedere alla Vergine di benedire noi e le nostre moto.
Sono presenti: Samu e Sonia, Brex e Silvia, Joao, Francesca e Giada, Dado e Anna.
La campagna marchigiana fa da sfondo al nostro poco silenzioso pellegrinaggio e ci accompagna fino al Santuario dove, dopo la benedizione delle chiavi e un sempre opportuno segno della croce, spendiamo il nostro tempo all'interno della Basilica per rivedere con lo stesso entusiasmo della prima visita la casa della Vergine trasportata in volo dagli angeli da Nazareth fino alla attuale posizione.
Immediatamente fuori dalla Basilica passiamo dal sacro al profano corrotti dalla buona birra offerta da una locale taverna, non ce ne voglia il Signore! Indecisi sul da farsi e su dove andare a mangiare ci facciamo tentare dalla proposta indecente di Anna (vedi sotto), impossibilie rinunciare!
Ed è proprio in questi frangenti che un angioletto prova ad annunciare il suo arrivo ma nessuno di noi è in grado di interpretare il segnale: Sonia accusa dei dolori al basso ventre...è Tommaso che bussa! E il caso vuole che oggi si festeggi San Gualfardo (il nome del caro bisnonno e il secondo nome di papà Samu), un segno del destino? Io direi di sì.
La giornata continua in clima di festa e le fragorose risate sono un sottofondo musicale ottimo mentre addentiamo affamati pizza e porchetta.
Miao