Sono le 9.00 di Domenica 6 Aprile quando i partecipanti al tour Marotta - Gola del Furlo tolgono le termocoperte dalle gomme delle loro moto e percorrono il primo tratto di strada che li conduce al luogo designato per il warm-up dalla FIA (federazione italiana alimentari), la Pasticceria 2000.
Al termine di una impegnativa sessione di riscaldamento mandibolare il gruppo si schiera per la partenza e procede verso la meta stabilita: l'Abbazia di San Vincenzo nei pressi di Acqualagna.
Circa 60 km da percorrere in più riprese in condizioni metereologiche avverse.
Tappa obbligata è la ridente cittadina fortificata di Mondavio in cui il Club si ferma per rifiatare e trovare le energie per proseguire il viaggio. Qualcuno lassù in alto sembra ascoltare le voci dei partecipanti e decide di regalare alla comitiva un primo pallido raggio di sole. Qualcun altro (Canemorto) intravede da casa lo stesso raggio di sole e improvvisa una telefonata per accertarsi delle condizioni del gruppo che calorosamente risponde e saluta.
Il resto è già storia, ma passiamo ora ad una rapida descrizione dei partecipanti, dei loro mezzi ma soprattutto delle loro peculiarità e strategie per arrivare sani e salvi al traguardo.
DANILO DASTARDLY E LA ZEROZERO, si presenta all'appuntamento con alle spalle solo 16 km di pratica alla guida del suo bolide. Non potendo portare passeggieri, lascia a casa il fido Muttley e decide di concorrere da solo alla gara. Riesce comunque a rallentare il gruppo con strani stratagemmi. L'unico a sudare nonostante il clima rigido.
SAMUELE SLAGG E SONIA SLAGG CON LA MACIGNO MOBILE, una moto pesante incapace di velocità sorprendenti, eppure grazie al loro "turbo naturale" (Sonia pensa ancora che sia il motore a rilasciare ogni tanto strane forme di calore misto vibrazioni insolite...ecco perchè ho dovuto comprare una Harley) e alle loro strategie di gara, sulle quali molto spesso non concordano (come dimostrano le frequenti mazzate che si danno), si rivelano inaspettatamente tra i migliori del campionato. MASSI E MARY SUL DIABOLICO COUPE', una specie di casa ambulante, nelle cui borse trova posto di tutto, anche un drago che occasionalmente gli fa da turbo e con le sue ali li conduce alla vittoria. Probabilmente la moto più veloce del gruppo.
L'ingegnoso Professore BREX PAT PENDING ALLA GUIDA DELLA MULTI-USO, conduce uno dei mezzi più straordinari della competizione, capace di trasformarsi ogni cosa, perfino in salotto con plaid incorporato, è l'unico a non avvertire il freddo.
CANEMORTO RED MAX ELIA, emulo del Barone Rosso, con la sua motocicletta partecipa Balzellon Balzelloni alle attività del club (a volte sì, a volte no), a volte costituisce un pericolo e una minaccia per gli altri partecipanti. Assente per motivi non ancora chiari al gruppo si mette in contatto telefonico con il Club a metà del percorso ricevendo una mitragliata di pernacchie.
La divina ereditiera PENELOPE PITSTOP A BORDO DELLA PUSSYCAT che passa più tempo ad incipriarsi il naso che a occuparsi della gara, per paura che l'umidità dell'aria le rovini la messa in piega rinuncia all'importante appuntamento.
IL SERGENTE VICKY BLAST E IL CAPORALE BERRY MEEKLEY AL COMANDO DELL'ARMATA SPECIALE, un carroarmato con ruote cingolate e con tanto di cannone che a volte può fungere da turbo (Vittoria giura di avere sentito uno strano spostamento d'aria durante il viaggio e Berry assicura che è tutta colpa del rinculo!). A causa della natura del mezzo non riescono a raggiungere grandi prestazioni nonostante l'impegno alla guida di Berry e gli ordini di Vittoria.
LA MACCHINA ANTIPROIETTILE DELLA BANDA DI CLYDE non prende il via alla competizione. Chiunque avesse notizie sui componenti della banda (Clyde, Dum Dum, Zippy, Pockets, Snoozy, Softy e Yak Yak) è pregato di avvertire il club e le famiglie. La loro arma segreta consiste nel dare una maggiore spinta propulsiva alla loro auto…con le proprie gambette.
LUKE WILLY IN SELLA ALL'INSETTO SCOPPIETTANTE, imperturbabile pilota nasconde il suo orso da compagnia (sull'orlo di una crisi di nervi) dentro gli scarichi e lo fa ruggire di tanto in tanto a discapito delle coronarie degli sfortunati passanti. La cronaca nera annovera un decesso a causa dello scoppio improvviso e sopattutto "accidentale" fuoriuscito senza volere dalla caldaia posta sul retro del suo veicolo.
PETER PERFECT MARSO CON LA SUA 6 CILINDRI si presenta all'appuntamento con una puntualità da vero gentleman inglese e un ciuffo made in China che si disfa al primo pitstop.
RUFUS DADO RUFFCUT, rude taglialegna del Montana (stereotipo del montanaro grezzo e villano) e il suo castoro ELISA DENTE DI SEGA gareggiano con una moto che monta seghe circolari al posto delle ruote. La loro è una di quelle moto che hanno già lasciato il segno nelle precedenti edizioni (sull'asfalto di varie starde dell'interland Marottese). Si distinguono per la capacità di capo branco e per aver condotto tutta la "gattara" alla meta finale senza intoppi.