A SPASSO TRA MARCHE, UMBRIA E TOSCANA

I FANTASTICI QUATTRO !
Tutto ha inizio sabato 12 Luglio 2008 quando il giovane scienziato Samuele propone al resto del Gruppo Gatti Randagi un viaggio sperimentale nell’Appennino centrale tra le regioni Marche, Umbria e Toscana.
Data fissata per il raid è sabato 19 Luglio 2008, ma solo in quattro rispondono all’appello. Nonostante la scarsa adesione dei Randagi, i quattro aMici decidono comunque di partire a bordo dei loro tre razzi sperimentali.
Da Marotta partono gli equipaggi:
Samuele-Sonia su Sportster 883R
Luca su Guzzi California
Nel frattempo, da Ancona prende il volo Stefano su Scarabeo 250 GT che, a causa di una finestra spazio-temporale in prossimità del Monte Conero, si ritrova un po’ stordito e un po’ incredulo direttamente a domenica 20 Luglio 2008 sulle rive del Lago Trasimeno.

Durante la navigazione, i quattro astronauti vengono investiti in pieno da strani raggi cosmici che operano in loro delle straordinarie e fantastiche trasformazioni.
Da allora vengono chiamati i Fantastici Quattro.


SAMUELE (MR FANTASTIC)


E' uno dei più grandi scienziati del pianeta, dotato di una mente geniale, l'esposizione ai raggi cosmici che gli ha dato i suoi poteri, oltre a renderlo brizzolato, lo ha reso capace di modellare e allungare il suo corpo a piacimento come fosse di gomma, di conseguenza volendo può anche assumere la fisionomia di chiunque…numerosi gli episodi in cui viene scambiato con qualcun altro! Samuele, oltre ad allungarsi o a venir compresso, è in grado di resistere a diversi attacchi di tipo fisico, tipo respingere i proiettili o sopportare colpi dalla forza sovraumana.
SONIA (LA DONNA INVISIBILE)
Sonia può generare un campo di forza psichico che riflette la luce e perciò la rende invisibile, può farlo estendere per coprire oggetti o rendere invisibile altre persone, di solito usa questa capacità per fare scomparire il suo fidanzato durante le passeggiate lungomare e per nasconderlo al resto delle donne. Il campo esiste solo se lei è cosciente e se è in grado di concentrarsi a sufficienza, di qui i numerosi tentativi di Samuele di ubriacarla/narcotizzarla per abbassare la sua attenzione!

LUCA (LA TORCIA UMANA)


Luca riceve i propri superpoteri, come i suoi compagni dei Fantastici Quattro, in seguito ad un accidentale bombardamento di raggi cosmici. Luca acquisisce la capacità di prendere fuoco volontariamente, in qualunque momento, fino a raggiungere il calore di una nova. Il conseguente riscaldamento degli ioni dell'aria intorno al suo corpo gli conferisce anche il potere di volare. Può assorbire qualsiasi quantità di calore, lanciare fiamme e creare oggetti di fuoco!
STEFANO (LA COSA)

Possiede una forza enorme e il suo intero corpo è ricoperto di una dura pietra arancione; la mutazione ha avuto inizio dal dorso delle mani che hanno iniziato a cambiare di colore durante il viaggio. La sua forza sovrumana è aumentata negli anni grazie ad altre mutazioni e all'esercizio fisico.
La vera storia:Alle 18.00 di Sabato 19/07/2008 il Gruppo abbandona Marotta puntando la meta prestabilita per la notte: il Monte Nerone.
Il Gruppo composto da Samuele e Sonia, su Sportster 883R, viene condotto da Luca, su Guzzi California, che decide di non percorrere la solita strada ma di passare per vie secondarie, da San Costanzo a Calcinelli e Fossombrone per poi affrontare la Gola del Furlo (già meta della prima uscita Randagia), attraversare Piobbico e sfiorare il mappamondo più grande del mondo a Colombara di Apecchio. Infine, raggiunto Pian di Trebbio, le due moto voltano in direzione Acquapartita per ritrovare con grande soddisfazione il famoso “Mario”.

Qui, dopo aver parcheggiato le moto, ci apprestiamo ad una impresa culinaria dalle dimensioni titaniche, ci vengono propinati in rapida sequenza polenta al capriolo e pappardelle al cinghiale annaffiate da un buon vino rosso.
Non ancora sazi sfidiamo l’ira del cuoco chiedendo crescia, afettati e un po’ di formaggi. Subito la cameriera si esibisce in un triumvirato di formaggi di diversa stagionatura sotto forma di caciotte intere e coltello per intagliare nella forma e nella dimensione da noi voluta. Un tagliere di affettati non tarda ad arrivare per la massima soddisfazione del nostro palato. Pochi minuti e siamo costretti a disturbare nuovamente la cameriera, che nel frattempo inizia a flirtare con Luca con sottile umorismo, per chiedere un rinforzino di prosciutto. Lei, pur di compiacere al sopra (ec) citato Luca, da sfogo a tutto il suo esibizionismo e ci affetta quasi mezzo coscio di prosciutto. Qualcosa purtroppo è avanzato! A questo punto qualunque altra forma di vita si sarebbe dichiarata sazia e avrebbe sostato almeno una settimana in attesa di digerire il pasto ma noi, sfacciati, troviamo anche il coraggio di chiedere un tiramisù per pura golosità. Ora la sensazione di pesantezza diviene certezza e invochiamo l’aiuto della famosa Coca-Cola per propiziare il ruttino liberatorio. Il guaio è fatto, dopo due sorsate iniziamo a muovere l’aria da sopra e sotto il tavolo spaventando ignari bambini e riportando in vita alcune leggende montanare su strani abitanti delle foreste! Sonia prova a farci rinsavire e a ricordarci che siamo in un luogo pubblico ma la minore pressione dell’aria montana diminuisce la resistenza esterna dell’aria e come palloncini gonfiati e poi lasciati i nostri stomaci cominciano uno strano concerto. Nessuno dei presenti chiede il bis ma qualcuno giura di avere sentito numerose variazioni sul tema!
Con "aria" indifferente ci alziamo e paghiamo e poi montiamo la tenda per la notte. Il sonno è discontinuo e al risveglio fatichiamo non poco per riguadagnare la posizione eretta.

Colazione e via verso il Lago Trasimeno passando per Apecchio e la famosa Bocca Seriola fino a Città di Castello, poi Umbertide, Mercatale e finalmente il Lago.

Ad Apecchio riceviamo una telefonata da Stefano che ci annuncia la sua partenza e ci accordiamo per incontrarci al Lago.
Proseguiamo quasi senza sosta fino ad Umbertide dove facciamo carburante poi prendiamo la strada per Mercatale e puntiamo Tuoro sul Trasimeno fino a raggiungere un bar vista lago in cui mettiamo sullo stomaco il famoso “fermino”. Nello stesso posto riprendiamo contatto con Stefano che ci informa di essere arrivato finalmente a Città di Castello.
Meta finale il paese lungolago di Passignano sul Trasimeno dove ritroviamo Stefano e il suo Scarabeo.

Qui banchettiamo e brindiamo al ricongiungimento del Gruppo in un chioschetto in riva al lago e visitiamo il mercatino locale di antiquariato, poi gelatino e risaliamo in moto per riprendere la via di casa ripercorrendo la strada dell’andata. Sono più o meno le 16.30, e non arriveremo a casa prima delle 20.30.
Durante il viaggio di ritorno si ricordano una sosta carburante e un cambio mezzo per Sonia che, schiena a pezzi, chiede a Stefano un passaggio sulla sella comoda e imbottita del suo scooter.