TARTUFO RANDAGIO

Acqualagna, 26 ottobre 2008
Il preavviso è poco! In molti declinano l’invito, ma il Club Gatti Randagi prende comunque parte ad una delle fiere gastronomiche più rinomate della marca pesarese: la famosa festa del Tartufo, sua maestà, ad Acqualagna.
Improvvisata o no, mi piace comunque considerarla un raid ufficiale. A testimoniare l’ufficialità dell’evento è da subito il luogo d’incontro: l’ormai famosa pasticceria 2000 di Marotta.
Ore 10 del mattino. Sole. Si fa l’appello.
Davide ed Elisa su Bonnie Black, un’elegante moto stile cafe-racer, dal look molto vintage. Inutile aggiungere parole alla perfezione.
Willy e Rossana su Drag Star 650, poderosa custom dai tre diapason, di manifattura proveniente dal Sol Levante. Parla da sé. E che voce. Persino la rumorosa Bonnie le è seconda.
Cerasa
La lunga distesa d’asfalto che ci separa dalla meta è già stata teatro delle nostre scorribande. Per questo decidiamo di applicare una piccola variante. Abbandoniamo la pergolese all’altezza di Ponte Rio per attraversare Stacciola, San Costanzo, Cerasa (in occasione di una pausa per la foto, seminiamo il panico nella silente cittadina, accolti da un manipolo di bimbi meravigliati) e San Giorgio.
Pausa, obbligatoria, a Mondavio, per incipriarsi il naso. Fatto. Il tempo per due foto da inserire nell’articolo e si riparte.
MondavioLa strada si fa sempre più tortuosa e divertente. Orciano, Barchi, Sant’Ippolito e giù fino a Fossombrone, per imboccare la straordinaria via che, stretta tra boschetti lussureggianti, abbarbicati sulla scoscesa roccia, ed il fiume, ci costringe al passaggio attraverso la Gola del Furlo. Meraviglia della natura e capolavoro architettonico del tempo dei Romani.
Alla sinistra la diga. Poco più avanti sulla destra la mitica piazzola di sosta. Altro stop. Obbligatorio, quasi scaramantico. Non c’è giro al Furlo senza foto di rito. In quel punto preciso. In quella direzione. Non ricordo di aver mai rinunciato a questa sosta. Una tradizione ormai. Vengo accontentato. Per forza! Guido io la carovana. Se mi fermo io, si fermano tutti!
FurloMeritava, no!?
Visita all’Abbazia di San Vincenzo, nei pressi del noto chioschetto di crescie, sede di una delle prime uscite del gruppo.
Nell’aria profumo di tartufo! Acqualagna è vicina!
Parcheggiamo le poderose, dopo passaggio a folle a fianco del poliziotto che presidia la viabilità. Tiriamo il fiato, è andata! E via per le stradine del paese. Quattro in croce. Qui scopriamo con stupore che non è un modo di dire, ma la realtà!
AcqualagnaDurante la passeggiata, un brivido mi corre lungo la schiena all’improvviso. Colto da un’emozione unica, i miei occhi si ricoprono di lacrime. Finalmente dopo lungo cercare la trovo: la mia dolce metà! E le stringo la mano, con affett(at)o.
Senza parole
Anche Willy sembra ritrovare una sua vecchia fiamma! E’ amore. Incondizionato.
IdemIl resto è ormai leggenda. Abbuffata a base di tartufo! Strada! E tanto freddo!
E’ ormai buio e i magnifici quattro si salutano. Non come fanno tutti con una sincera stretta di mano ed un bacio, ma con un rude, freddo e cafone colpo di clackson.
Da veri uomini duri!
Miao!